Introduzione al karate shotokan,
storia e filosofia di uno stile di vita

Karate shotokan

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INTRODUZIONE E STORIA

Il karate, arte marziale di origine giapponese influenzata anche dalle pratiche cinesi, nasce nelle isole Ryukyu con lo scopo popolare di potersi difendere a mani nude a causa del divieto di utilizzare armi ad eccezione dei nobili. Inizialmente diffuso solamente nelle classi sociali più agiate, iniziò a filtrare anche nelle altre caste a causa di un improvviso impoverimento dei nobili che appiattì le disparità sociali. Così facendo si consolidarono le basi per il karate. Questa disciplina si diffonde, inizialmente in Giappone e successivamente nel mondo, grazie al Maestro Gichin Funakoshi, originario di Okinawa. Egli inizia la pratica del karate a dodici anni sotto la guida di uno dei più famosi maestri, Ankō Asato. Nel 1922 Gichin viene incaricato di rappresentare Okinawa durante un'esposizione di arti marziali ed educazione fisica tenutasi a Kyoto, qui un maestro di Tokyo lo invita a divulgare il suo stile di pratica in città. Grazie al dojo - scuola di pratica - di Funakoshi, situato ad Okinawa, il karate si diffonde in tutte le università e in seguito in tutto il Giappone.

L'ARTE MARZIALE

La disciplina si divide principalmente in tre rami:

Kata: è un succedersi di tecniche di parata e attacco prestabilite contro più avversari immaginari. Si tratta di un combattimento reale contro avversari immaginari, praticato singolarmente o a squadre.

Kumite: letteralmente incontro di mani, è un combattimento con l’avversario che non prevede l’uso di armi. Ne esistono di diversi tipi a seconda del livello di preparazione tecnica del praticante come a cinque passi, a tre passi, a un passo, semilibero e libero.

Kihon: è la forma di allenamento in cui si studiano le tecniche basilari del karate come parate e attacchi. Viene utilizzato come esercizio per porre solide fondamenta sull’uso delle tecniche, infatti, dal kihon, si costruisce qualcosa di più duraturo come kata e kumite.

Quest’arte marziale si basa sul Dojo Kun, i cinque pilastri fondamentali intorno ai quali si sviluppa il rafforzamento di tecnica e spirito:

人格完成に努むること
hitotsu, jinkaku kansei ni tsutomuru koto
Il karate è la via per migliorare il carattere.
Sottolinea l'importanza dell'equilibrio nell'uomo. Il praticante deve ricercare il rafforzamento della tecnica e del carattere in egual misura.

誠の道を守ること
hitotsu, makoto no michi wo mamoru koto
Il karate è via di sincerità.
Esprime il riconoscimento del giusto rapporto fra se stessi e ciò che si ha attorno. Un rapporto proficuo si instaura solo quando l’individuo è capace di un equilibrio tra le pretese personali e la dedizione e sincerità verso gli altri.

努力の精神を養うこと
hitotsu, doryōku no seishin wo yashinau koto
Il karate rafforza lo spirito.
Le arti marziali possono essere apprese solo con l'autodisciplina, la costanza e la perseveranza. La disciplina è la base di ogni progresso.

礼儀を重んずること
hitotsu, reigi wo omonzuru koto
Il karate è via di rispetto universale.
Nel karate cortesia e rispetto sono le basi di ogni educazione ed il saluto è il loro simbolo più importante.

血気の勇を戒むること
hitotsu, kekki no yū wo imashimuru koto
Il karate è via per acquistare l’autocontrollo.
Si ricercano l'autocontrollo e la gestione del comportamento, infatti, se i praticanti di livello avanzato venissero meno all’autocontrollo, costituirebbero un pericolo per gli altri individui.

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